Trinca, in Illusione si ridà voce e corpo a una vittima
Il dramma noir di Francesca Archibugi alla Festa di Roma
(di Francesca Pierleoni) "Un trafiletto sul Corriere dell'Umbria di qualche anno fa sul ritrovamento di una ragazza molto giovane, minorenne, in un fosso, creduta morta e poi portata all'ospedale": è stato il punto di partenza per Illusione, dramma noir di Francesca Archibugi con un cast che comprende Jasmine Trinca, Michele Riondino, Angelina Andrei, Vittoria Puccini, Francesca Reggiani, Aurora Quattrocchi, Filippo Timi, che debutta alla Festa del cinema di Roma e sarà prossimamente nelle sale con 01 Distribution. "Cercavo di capire se su quella storia ci fossero sviluppi, ma niente, questa ragazza non era considerata importante - aggiunge la regista -. Spesso sono le storie che scelgono noi e così pian piano è venuto dentro di me il personaggio totalmente di fantasia di Rosa Lazar". Il film, prodotto da Fandango con Rai Cinema in coproduzione con Tarantula, si snoda su un intreccio molto fitto di temi (la sceneggiatura è di Archibugi insieme a Francesco Piccolo e Laura Paolucci), che risuona particolarmente attuale visto il modo in cui delitti e violenze di cui sono vittime le donne vengono costantemente dissezionati a misura di voyeurismo televisivo. Vediamo per la prima volta 15enne Rosa (Andrei) picchiata, svenuta e sanguinante, proprio in un fosso alla periferia di Perugia, dove il vicequestore Pizzirò (Timi) si accorge che la ragazzina, data per morta, è in realtà ancora viva. In un alternarsi di presente e passato, seguiamo parallelamente l'inquietante e violento percorso per l'Europa fatto di abusi che hanno portato Rosa, proposta ai clienti come la 'vergine moldava', fino all'Italia e l'indagine per scoprire cosa le sia successo, condotta dalla sostituta procuratrice Cristina Camponeschi (Trinca) e dallo psicologo Stefano Mangiaboschi (Riondino). Un compito estremamente complesso perché Rosa mostra i segni di un disagio mentale che la fa vivere in una sua realtà parallela con i colori delle favole e che sembra non darle coscienza delle violenze subite. "Il modo di stare al mondo di Rosa è fatto anche del suo meccanismo di rimozione assoluto" racconta Archibugi. "Non credo che sia un caso che il personaggio di Rosa Lazar sia una 'matta'. Perché quale altra figura possiamo immaginare, se non una donna prostituta, fuori di testa, per non essere creduta? In questo senso - commenta Jasmine Trinca - credo sia molto importante che Francesca, Laura e Francesco ci raccontino di una donna che in apparenza ha tutto per non essere presa sul serio ed essere messa in discussione". Il suo corpo ritrovato "è un corpo che è già dato per morto e che invece, grazie all'attenzione di qualcuno, è un corpo che vive. Sono cose piccole ma non sono facezie". Per l'attrice, "questi sono veri movimenti di rivendicazione, veri movimenti di espressione politica e sono felice che il film mostri anche la voce di una ragazza che probabilmente non sarebbe stata vista ma non avrebbe mai avuto la possibilità di dire qualcosa nel mondo". Michele Riondino interpreta uno psicologo che si ritrova a confronto con i sospetti mediatici e un errore del passato. "La capacità che ha questo psicoterapeuta di entrare in connessione con Rosa sta proprio in quello che hanno in comune, la custodia di una ferita - spiega l'attore -. La custodia di un passato che non rappresenta né uno né l'altra. Mi piace molto l'idea di aver restituito all'universo maschile quel tipo di fragilità". Il personaggio di Rosa Lazar nella storia "rivendica la sua verginità - sottolinea Riondino - nonostante l'incubo che ha vissuto. Questo è un modo per rivendicare la purezza. Tutto il film ci racconta di come i tentativi di macchiare quella purezza non siano mai andati a buon fine, ma non siano mai cessati". Illusione tocca anche un altro argomento "di cui si parla troppo poco" dice Archibugi. "Dal 2008 sono arrivati da parte della mafia slava soldi freschi e con quelli sono entrati in tutte le aziende nel centro Italia, sono entrati a Perugia, sono entrati a Siena, si sono infiltrati dappertutto - sottolinea la regista - E c'è questa tratta incredibile, di prostituzione, droga, cocaina.. perché non se ne sa abbastanza? C'era un'inchiesta su questo della Boccassini che lo racconta. Siamo un Paese ridotto così".
S.M.Riley--TNT
