The National Times - Danilo Rea per pochi intimi in un borgo del reatino

Danilo Rea per pochi intimi in un borgo del reatino


Danilo Rea per pochi intimi in un borgo del reatino
Danilo Rea per pochi intimi in un borgo del reatino

Concerto di strada del grande pianista a Paganico Sabino

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Un nome illustre del jazz italiano e internazionale in un borgo che conta 150 residenti con una vista mozzafiato sul lago del Turano, in provincia di Rieti. Gli abitanti di Paganico Sabino ricorderanno a lungo il concerto che Danilo Rea ha tenuto ieri pomeriggio in piazza Trieste. Il grande pianista si è lasciato convincere da amici e musicisti legati da vincoli di parentela con il paesino accettando la proposta e ha regalato un' ora e mezza di emozioni in davanti a un panorama davvero incantevole, in una atmosfera rilassata lontana dalla morsa del caldo delle grandi città. Rea ha tenuto banco senza interruzioni con una sorta di lunga suite che ha intrecciato brani di generi musicali diversi, da Moon River e Fly me to the moon a De Andrè, da Tico Tico ai Beatles di Here comes the sun, da Your Song di Elton John a Un giorno dopo l' altro di Luigi Tenco. Poi si sono uniti a lui tra gli applausi il trombettista Francesco Fratini e il violinista e arrangiatore Marcello Sirignano in una serie di classici chiusa da due bis. ''Mi capitano spesso situazioni come questa - ha detto Rea all'ANSA -. Non più di una settimana fa ho suonato a Rogudi Vecchio, nell' Aspromonte, un borgo abbandonato dopo un' alluvione nel 1971. Anche lì c' erano più o meno 150 persone rimaste legate alla parte vecchia che sono salite dalla parte nuova a valle. E' stato un momento molto bello ed emozionante. Paganico è un posto meraviglioso, mi è bastato guardare verso il lago per trovare ispirazione. E' un luogo bellissimo, bisognerebbe passare qui più giorni per ritornare a Roma con nuove idee''. Nei giorni scorsi il pianista è stato ospite alla Casa del Jazz con i Doctor 3 - Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria -. Il trio è poi partito per il Cairo per un concerto. C' è anche un disco tra i progetti? ''Devo fare un disco, sì. Sono parecchi anni che non ne faccio. Anche se non si vendono più i dischi vanno fatti''. In solo, in trio, come? ''Domanda difficile. Oggi ho sentito il violino di Marcello Sirignano e la tromba di Francesco Fratini, è stata una cosa meravigliosa. Mi sono detto: da una occasione così, tra amici legati a questo paese, senti che belle sonorità, andrebbero sfruttate di più. Con Francesco ci conosciamo ma è stata la prima volta che suoniamo insieme. Marcello è un grande arrangiatore, l' ho sempre chiamato per orchestrare tutte le colonne sonore dei film che ho fatto''. Danilo d'Ignazi, sindaco di Paganico Sabino, non ha nascosto la soddisfazione. ''E' la prima volta che ospitiamo un grande del jazz - ha detto -. Puntiamo su progetti per far conoscere i nostri luoghi ma non ci aspettavamo di avere questa opportunità. Grazie a Danilo Rea e alle persone che hanno fatto in modo che venisse ad esibirsi qui. Siamo onorati''.

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V.Allen--TNT