
Davide Leone, per Bpm non si potrà offrire meno di Orcel

Sosterremo operazioni sensate. Mps? Dopo l'ops su Mediobanca
Qualunque operazione che dovesse coinvolgere Banco Bpm non potrà prescindere dalla valutazione fatta da Unicredit, che rappresenterà una base di partenza per chiunque vorrà convolare a nozze con Piazza Meda. E' quanto afferma all'ANSA Davide Leone, fondatore dell'asset manager Davide Leone & Partners, importante azionista di Banco Bpm. "Sarà ben accolta qualsiasi operazione strategicamente sensata, sperabilmente in accordo con il governo, ma la valutazione di Bpm non deve essere inferiore all'offerta di Unicredit altrimenti i soci sarebbero danneggiati e il cda andrebbe in contraddizione con le decisioni già prese", spiega. Leone mette in luce come anche oggi, dopo la fine dell'ops di Unicredit, "il prezzo in Borsa di Bpm è superiore al valore dell'offerta. Il mercato, dunque, è d'accordo con la valutazione del cda di Bpm, secondo cui la banca vale di più di quanto offerto di Unicredit. Questa valutazione unanime del consiglio, confermata dal mercato, è un precedente imprescindibile per il futuro". Per questa ragione "se il cda di Banco Bpm decidesse di rinunciare a un piano stand alone di discreto successo, che noi da anni supportiamo, per combinarsi con un altro istituto, non potrebbe mai accettare una valutazione inferiore a quella di Unicredit". Leone suggerisce "prudenza" quanto a una possibile integrazione con Mps, la cui valutazione non potrà prescindere dalla conclusione dell'offerta del Monte su Mediobanca. "Come si fa a conoscere la valutazione di Mps senza sapere quante azioni Mediobanca avrà? Ci sono molteplici scenari da meno del 35% a sopra il 66,7%. A seconda di quale sarà l'esito finale la valutazione di Mps può oscillare tra i 9 e i 24 miliardi". Ragion per cui "non si possono fare i conti prima dell'8 settembre", data di conclusione dell'operazione su Piazzetta Cuccia. Quanto al Credit Agricole, primo azionista del Banco in attesa dell'ok della Bce per superare la quota del 20%, Leone lo definisce "una impresa seria che agisce legittimamente". "Nelle operazioni straordinarie vige il principio di parità di trattamento di tutti gli azionisti quindi mi aspetto che qualunque sia l'operazione straordinaria tutti gli azionisti, incluso l'Agricole, siano trattati in modo eguale".
A.Robinson--TNT