
Mef, aumentano le partite Iva, la metà in regime forfetario

Sono 1,9 milioni su 3,8 milioni complessivi
Nel 2023 le persone fisiche titolari di partita Iva che hanno presentato dichiarazione ai fini delle imposte dirette (Irpef o regimi sostitutivi) sono circa 3,8 milioni (+1,6 % rispetto all'anno precedente). Lo spiega il dipartimento delle Finanze del Mef. I titolari di partita Iva includono gli imprenditori (29,3%), i lavoratori autonomi (13,9%), gli agricoltori (5,8%) e i contribuenti in regimi fiscali agevolati ("regime fiscale di vantaggio" e "regime forfetario"); questi ultimi rappresentano oltre la metà dei titolari di partita Iva (51%). La quasi totalità degli aderenti ai regimi fiscali agevolati è composta da soggetti aderenti al regime forfetario che risultano circa 1,9 milioni (+6,5% rispetto all'anno precedente). Rispetto all'anno d'imposta 2022, aumenta l'ammontare complessivo del reddito da lavoro autonomo (+7,8%), del reddito d'impresa (+4,7%), del reddito agricolo (+4,3%) e dei redditi dei soggetti che aderiscono al regime forfetario (+11,4%). In base alla classificazione dei contribuenti in base al reddito prevalente, l'85,1% dei circa 42,6 milioni di contribuenti Irpef detiene prevalentemente reddito da lavoro dipendente o pensione e solo il 6,5% del totale ha un reddito prevalente derivante dall'esercizio di attività d'impresa o di lavoro autonomo, che include anche quello in regime forfetario e di vantaggio. Il numero di soggetti interessati dagli Isa (indici sintetici di affidabilità) nel 2023 è stato pari a 2.741.892, in lieve aumento rispetto all'anno 2022 (+0,3%). Nel 2023 si registra un incremento del 2,4% nei ricavi e compensi medi dichiarati. Anche il valore aggiunto medio è aumentato del 6,6% rispetto al periodo d'imposta precedente, mentre il reddito medio da impresa o da lavoro autonomo è salito del 10,1%. La platea dei contribuenti soggetti agli Isa è cresciuta leggermente così come la quota di soggetti che ha raggiunto un punteggio pari o superiore a 8.
A.Robinson--TNT