The National Times - Cipollone (Bce), 'dall'economia segnali contrastanti'

Cipollone (Bce), 'dall'economia segnali contrastanti'


Cipollone (Bce), 'dall'economia segnali contrastanti'
Cipollone (Bce), 'dall'economia segnali contrastanti'

Al quotidiano sloveno Delo, 'attendiamo maggiori certezze'

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"L'inflazione è al nostro obiettivo del 2% e l'economia si è dimostrata finora resiliente in un contesto globale difficile, ma ci troviamo ancora di fronte a una notevole incertezza, in particolare per quanto riguarda le prospettive commerciali. In questo contesto, abbiamo deciso di lasciare i tassi invariati. Le perturbazioni commerciali rendono più difficile valutare i dati recenti", Così Pietro Cipollone, membro del board della Bce in una lunga intervista al quotidiano sloveno Delo, riportata sul sito della Bce. "Nel primo trimestre - sottolinea Cipollone- l'economia è cresciuta più del previsto, in gran parte perché le imprese hanno anticipato le esportazioni e gli investimenti in beni strumentali in vista dei previsti aumenti dei dazi. Al contrario, la crescita dei consumi privati si è moderata e il tasso di risparmio è aumentato. A settembre - e più avanti nel corso dell'anno - avremo maggiori informazioni, che confluiranno nelle proiezioni macroeconomiche riviste. Rivedremo quindi la nostra posizione, in linea con il nostro approccio basato sui dati e sulle riunioni successive. In particolare, saremo in una posizione migliore per valutare la situazione commerciale e analizzare la volatilità generata dagli effetti di anticipazione. Ciò ci consentirà di comprendere meglio la dinamica di fondo dell'economia e le sue implicazioni per le prospettive di inflazione. Per ora, osserviamo segnali contrastanti. La debole fiducia dei consumatori indica una crescita dei consumi contenuta nel breve termine, mentre la continua incertezza e l'attenuazione degli effetti di anticipazione potrebbero gravare sugli investimenti delle imprese e sulle esportazioni. Allo stesso tempo, il mercato del lavoro è rimasto finora resiliente, nonostante l'indebolimento della domanda di lavoro, e i redditi reali stanno aumentando nonostante la graduale moderazione della crescita salariale. Nel tempo, si prevede che maggiori investimenti pubblici in difesa e infrastrutture sosterranno l'attività economica. Nel complesso, continuiamo a vedere rischi per la crescita economica orientati al ribasso, ma le prospettive di inflazione sono più incerte del solito. In particolare, dovremo valutare in che modo i prezzi nell'area dell'euro saranno influenzati dalle perturbazioni commerciali, incluso il loro impatto sulle catene di approvvigionamento e sulla deviazione degli scambi commerciali che sta già determinando maggiori importazioni dall'area dell'euro dalla Cina.

S.Cooper--TNT